Si sono svolti questa mattina nella Chiesa Sant’Antonio di Borgo Hermada i funerali di Gino Bellomo, il 32enne italo brasiliano di Terracina morto sabato notte a seguito di una rissa degenerata in Piazza Garibaldi a Terracina. Tantissime persone, soprattutto giovani, hanno voluto dare l’estremo saluto a Gino il cui feretro è stato accolto da un corteo di moto che all’uscita lo ha accompagnato al cimitero di Borgo Hermada dove Gino Bellomo riposerà.
La Chiesa di Sant’Antonio non è riuscita a contenere la folla. Tante persone hanno ascoltato l’omelia all’esterno della Chiesa stessa. La bara di Gino Bellomo è stata avvolta dalla bandiera del Brasile e sono stati fatti volare in cielo palloncini e lanterne sempre con i colori verde oro. Gli amici hanno indossato una maglia con il volto del loro amico. Tanta la commozione e lo strazio dei presenti.
C’era tutta la famiglia di Gino Bellomo stretta nel dolore. Spesso il funerale è stato interrotto dal grido “Forza Gino, sarai sempre nei nostri cuori”.
Intanto ieri si è svolta l’autopsia sul corpo di Gino Bellomo. I calci e i pugni sferrati con violenza sul volto gli sono costati la vita. È quanto emerso dall’esame autoptico. L’enorme emorragia cerebrale è stata fatale. Tesi che conferma l’inaudita violenza perpetrata nei confronti del 32enne.
Nel frattempo, i due tunisini, interrogati dal Gip, avrebbero confermato che la rissa, iniziata all’interno del Bar Artis e proseguita in Piazza Garibaldi, sarebbe degenerata per futili motivi.
I tunisini sono fuggiti subito dopo senza rendersi conto, hanno dichiarato, che Gino Bellomo era riverso a terra privo di vita. Si trovano in carcere. Le indagini proseguono.