Svolta nelle indagini sull’omicidio del 32enne Gino Bellomo avvenuto sabato notte nella centralissima Piazza Garibaldi a Terracina. La scorsa notte, i militari della locale Compagnia, diretti dal Capitano Margherita Anzini, in collaborazione con il personale del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Latina, hanno sottoposto a fermo del Pubblico Ministero, due giovani tunisini di 22 e 23 anni, il primo con predenti di polizia, entrambi responsabili di rissa e concorso nell’omicidio di Gino Bellomo.
I due extracomunitari, poco prima della mezzanotte tra sabato e domenica scorsi, a seguito di una lite per futili motivi ingaggiata con la vittima all’interno del Bar Artis e proseguita poi all’esterno, hanno aggredito e percosso violentemente con pugni e calci al volto e alla testa, Gino Bellomo, procurandogli ferite mortali. I due tunisini sono poi fuggiti facendo perdere le loro tracce. Da quel momento sono partite le indagini articolate e condotte a ritmo serrato da parte dei Carabinieri di Terracina in sinergia con il Comandante provinciale e in accordo con l’Autorità Giudiziaria.
Indagini sviluppate a 360 gradi anche attraverso la visione delle immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza di attività commerciali della zona e interrogando numerosi testimoni che hanno assistito alla colluttazione. In sole 36 ore, dunque, i Carabinieri sono riusciti a identificare e localizzare i due responsabili i quali, molto probabilmente, sentitisi braccati, nella giornata di ieri si sono presentati in caserma assistiti dal loro avvocato di fiducia. I due tunisini sono stati interrogati per tutta la giornata di ieri fine fino a tarda sera presso gli uffici della Procura della Repubblica di Latina.
Al termine, il P.M. ha deciso per lo stato di fermo indiziato di delitto per i due giovani che sono stati trasferiti al carcere di Latina in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP. Intanto per domani è prevista l’autopsia sul corpo di Gino Bellomo. Poi sarà fissato il giorno del funerale.