Si dichiara orgoglioso per il risultato raggiunto ma non può nascondere un pizzico di amarezza. Almeno per adesso, però, la gioia per la riapertura del Parco del Montuno – prevista per il prossimo 25 aprile, sembra prevalere. Il circolo Legambiente Pisco Montano, protagonista di un’opera di pulizia e bonifica dell’area verde di via Dante Alighieri, aveva presentato un articolato progetto di riqualificazione e gestione del parco nel pieno spirito che muove quotidianamente l’associazione, tutti i giorni impegnata in azioni per il rispetto dell’ambiente.
«Speriamo che il Comune ci riconosca almeno i meriti guadagnati sul campo e ci permetta con la convenzione in corso di stipula (che non ci soddisfa ma rappresenta comunque un minimo “sindacale” di riconoscimento) di continuare a contribuire con tante idee e progetti di qualità e spessore, al continuo miglioramento del Parco». Certo, Legambiente non può nascondere «malinconia e rimpianto» perché il progetto di valorizzazione ecoarcheologica, «apprezzato a livello regionale e nazionale, finalista di un premio nazionale, non è stato proprio considerato». Anzi, il circolo ribadisce che nonostante i tentativi, non ci si è mai potuti sedere a un tavolo tecnico a discuterne i vari aspetti.
«Vigileremo comunque sul parco sempre al fine di garantire che la gestione avvenga nel rispetto dei vincoli e delle caratteristiche del parco, anche e soprattutto per le aree che potranno, stando a quanto si evince dagli ultimi atti amministrativi, essere affidate a privati».